Non chiamatelo massaggio olistico!

Massaggio o trattamento?

Ebbene sì, come Operatore Olistico non mi è permesso utilizzare per legge la parola “massaggio olistico” per definire parte del lavoro che svolgo, quindi parlerò sempre e solo di “trattamento olistico“.

Il dizionario definisce trattamento come segue:
“Applicazione di metodi o procedimenti variamente determinabili, allo scopo di conseguire particolari effetti”

mentre definisce massaggio:
Trattamento igienico o terapeutico consistente nel praticare sul corpo delle frizioni e delle pressioni con le mani o con speciali apparecchi”.

E quindi, tutto sommato, non mi dispiace per niente utilizzare la terminologia “trattamento olistico”, che meglio rende giustizia in fondo a ciò che avviene in studio, perché è così, lo scopo è proprio quello di conseguire particolari e specifici effetti legati all’individualità ed ai personali bisogni di ogni ricevente.

Si cerca sin da subito di instaurare un rapporto di fiducia, di far sentire le persone a proprio agio ed accolte, e non solo da un punto di vista più fisico, ma anche e soprattutto emozionale, sì perché con ogni manualità si entra in contatto con il mondo privato e personale di chi è sdraiato sul lettino, perchè ogni corpo è un contenitore di esperienze, sensazioni, stati d’animo, blocchi, disagi, difficoltà, sofferenze, memorie e occorre averne il massimo rispetto e sviluppare sempre di più una professionalità ed un riguardo che permettano di cogliere dal linguaggio del corpo, quindi non verbale, le silenziose richieste di ognuno.

Trattamento quindi è più completo di massaggio, più avvolgente, da proprio l’idea che quello che si vive è una vera e propria esperienza sensoriale, la persona viene “trattata” appunto nel miglior modo possibile da tutti i punti di vista, ed accompagnata in una sorta di piccolo viaggio verso il centro della sua anima.

Quindi ok, ci sto, rispetterò pienamente la legge e non avrò mai problemi nel non utilizzare la parola “massaggio olistico”.

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